Stando alla nostra condizione di ritiro permanente e “forzato” nelle nostre abitazioni, a parte le poche uscite per necessità personali o di volontariato, il ritiro vero e proprio si configura questo mese come una semplice estensione delle pratiche quotidiane, completamente integrato nella vita di ogni giorno, in quell’eremo personale o di famiglia che è ora diventato il nostro domicilio. Ebbene sì, tra le varie incombenze, le letture, i media, la partecipazione responsabile alle vicende famigliari, parentali, di vicinato, sociali e politiche, spunta tempo in abbondanza – lo diciamo a chi non sa cosa fare – per sedersi a meditare.
Lo presentiamo come un optional, ma sappiamo bene quanto concreta e necessaria sia questa azione “gratuita, inutile, non mirata” di semplice presenza ed equilibrio interiore – perciò stesso di beneficio collettivo e nostro – e quanto manchi a un mondo alla mercé di azioni utilitaristiche e tese sempre ad afferrare i frutti dell’io, anche quando s’ammantano di motivazioni salvifiche.
Chi ha già partecipato a ritiri precedenti, sa già cosa fare. Chi vuole provare è libero di farlo nei tempi e nei modi, magari seguendo le indicazioni date proprio su questa pagina il 5 marzo (L’amorevole presenza).
Per gli uni e gli altri riassumiamo:
Sabato 28 marzo
Ore 4 : sveglia
ore 4.15 : zazen e meditazione camminata in stanza, eventuale pausa
ore 5 : zazen e meditazione camminata in stanza, eventuale pausa
ore 5.45 : zazen
ore 6.15 : riposo
ore 8.15 : colazione
ore 9 : zazen e meditazione camminata in stanza, eventuale pausa
ore 10 : zazen e meditazione camminata in stanza, eventuale pausa
ore 11 : zazen e meditazione camminata in stanza, eventuale pausa
ore 12 : zazen
ore 12.30 : preparazione pranzo
ore 13 : pranzo frugale
ore 13.30 : riassetto cucina
ore 14-16 : incombenze quotidiane, lavoro, riposo
ore 16 : zazen e meditazione camminata in stanza, eventuale pausa
ore 17 : zazen
ore 17.30 : preparazione cena
ore 18 : cena leggera
ore 19 : zazen e meditazione camminata in stanza, eventuale pausa
ore 19.45 : zazen e meditazione camminata in stanza, eventuale pausa
ore 20.30 : zazen e chiusura giornata
ore 21 : riposo
Domenica 29 marzo (ora legale)
Ore 4 : sveglia
ore 4.15 : zazen e meditazione camminata in stanza, eventuale pausa
ore 5 : zazen e meditazione camminata in stanza, eventuale pausa
ore 5.45 : zazen
ore 6.15 : riposo
ore 8.15 : colazione
ore 9 : zazen e meditazione camminata in stanza, eventuale pausa
ore 10 : zazen e meditazione camminata in stanza, eventuale pausa
ore 11 : zazen e meditazione camminata in stanza, eventuale pausa
ore 12 : zazen e chiusura ritiro.
ore 12.30 : preparazione pranzo
ore 13 : pranzo di fine ritiro
Note:
1 – Non preoccupatevi: tutti sopravvivono alla pratica, in fondo si tratta solo di rimanere un po’ in compagnia della propria mente e di scrutare nella nostra natura. E non c’è nemmeno bisogno di cambiare il proprio credo e la propria confessione religiosa.
2 – Le due giornate si svolgono in silenzio. (Vedere alla pag. COMUNICAZIONI)
3 – 30 minuti la durata consigliata della meditazione seduta (zazen), e 15 minuti la meditazione camminata (respiro tranquillo e passo ogni due respiri). Ma ciascuno, data la situazione, può fare come riesce, sia come durata di ogni singola pratica (anche solo 5 minuti) che come frequenza nelle varie ore.
4 – Preparazione pasti, pasti, lavori di riassetto e ogni altra azione quotidiana sono parte integrante della pratica e vanno svolte con attenzione e presenza mentale.
5 – Per qualsiasi problematica dovesse insorgere durante la pratica, andate alla pagina “contatti” o “comunicazioni” e telefonate o scrivete nelle fasce dedicate (dalle 14 alle 16 di sabato e dalle 8 alle 9 di domenica). A tutti sarà data una risposta.