Rinnoviamo l’invito alla pratica – 12

Dopo una settimana di pausa prevista dal nostro calendario (lunedì 1 giugno prefestivo), ci troviamo qui:

“a rinnovare ancora l’invito a tutti i praticanti del centro – insieme a coloro che si vogliono aggiungere nei propri luoghi di dimora – questa sera, a sedere in zazen a casa o dovunque ci troviamo, idealmente insieme, psicologicamente e spiritualmente uniti, a beneficio di tutti gli esseri. Ancora vi abbracciamo tutti, a partire dai sofferenti, dalle famiglie in lutto e da tutti coloro che si prodigano, nel corpo e nello spirito, per la cura dell’umanità dolente.

Per quanto l’epidemia sia in ampio regresso in Italia, ma ancora con qualche numero di troppo nella nostra regione, ci sono tuttora vaste regioni della Terra dove sta imperversando, in particolare in quelle dove le autorità invece di far tesoro delle esperienze di altri Paesi hanno preso sottogamba le sofferenze altrui e hanno preferito minimizzare, per non dire irridere, il problema. Non va dimenticato, inoltre, l’enorme numero di altri malati, che proprio per l’intasamento degli ospedali e dei luoghi di cura, hanno subito ritardi importanti per le loro terapie, così che rischiamo ora di avere anche più decessi per altre patologie. Ricordiamoci degli anziani morti nelle RSA per scelte che appaiono quanto meno discutibili e di tutte le altre decine di migliaia di vittime prima di cadere in incontrollabili, e magari interessate, tesi complottiste di cui è ricca la rete.

Il Buddha ha detto:

“Non fatevi guidare da dicerie, da tradizioni o dal sentito dire; non fatevi guidare dall’autorità dei testi religiosi, oggetti spesso di manipolazioni; non fatevi guidare solo dalla logica o dalla dialettica, né dalla considerazione delle apparenze, né dal piacere del filosofare, né dalle verosimiglianze, né dall’autorità dei maestri e dei superiori. Imparate da voi stessi a riconoscere quello che è nocivo, falso o cattivo e, dopo averlo osservato e investigato, avendo compreso che porta danno e sofferenza, abbandonatelo. Imparate da voi stessi a riconoscere quello che è utile, meritevole e buono. E dopo averlo osservato e investigato, avendo compreso che porta beneficio e felicità, accettatelo e seguitelo”.