Incontro con l’autore

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DAI, LEGGIAMO!
VIVICITTÀ CIRCOLO UISP
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INCONTRO CON L’AUTORE

Venerdì 29 settembre 2017 – ore 18,00

CLAUDIO BEDUSSI
Eremo d’inverno
Edizioni La Parola

 Al termine dell’incontro seguirà aperitivo

Tutte le iniziative del VIVICITTÀ CIRCOLO UISP sono riservate ai soli Iscritti al Circolo

 

Riceviamo e diffondiamo

Cari tutti/e,

in occasione del 2 ottobre, giornata Internazionale della Nonviolenza, vi invitiamo ad un incontro che si propone di favorire la riflessione e il confronto su un tema cruciale del nostro tempo: la gestione costruttiva dei conflitti .

Di questo parleremo

VENERDI’ 6 OTTOBRE 2017

presso la nostra sede di via Milano 65

alle ore 18,30 Franco Valenti, sociologo, presenterà il libro “La dimensione sociale dell’Europa”

alle ore 20 apericena conviviale

alle ore 21 incontro confronto fra e con

Studenti per Udu (Unione degli universitari) – Brescia

Gruppo Scout Brescia 14

Giovani Musulmani d’Italia – Brescia

La nostra comune appartenenza ad una società multietnica ci obbliga ad un rinnovamento culturale che sappia non solo accettare le diversità ma, confrontandosi con esse, possa avviare un percorso di coesione sociale intorno a valori comuni, in un processo di reciprocità che accolga e valorizzi le differenze.
Il confronto e il dialogo, “armi” peculiari della nonviolenza, possono contribuire alla costruzione di una società inclusiva, e solo la conoscenza dell’altro può esserci d’aiuto nel superamento di conflitti spesso generati dal pregiudizio, consentendo la loro trasformazione nonviolenta e creativa.

Movimento Nonviolento Brescia

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Il corpo e le sue ombre

Se infatti riuscissimo a cogliere che è il nostro stesso corpo a perdersi nel Bello e nel Sublime, secondo la celebre Critica di Kant, non diverremmo finalmente in grado di passare dall’<afferrar-lo> all’<afferrar-ci?>”

(da La Repubblica, Francesco Monticini, “Quant’è sottile la linea rossa che separa corpo e mente”, 27/6/2017, Cultura, pag.45. L’articolista sta commentando il libro di Massimo Cuzzolaro, Il corpo e le sue ombre, Il Mulino, pag.208)

No, non diverremmo in grado di “afferrar-ci”. Se non illusoriamente. E il dualismo che credevamo di aver superato risolvendo la dicotomia corpo-mente si ripresenterebbe in un ente afferrante e in uno afferrato, sia pure tutto interno all’essere umano-universo. Non di afferrarci si tratta, ma di autocoscienza del Vero, del Bello e del Sublime nella forma impermanente autoassegnatasi.

E per quanto riguarda il rapporto impermanenza-eternità, che è implicito nella domanda che l’articolista si pone: “io sono il mio corpo o sono cosa altra rispetto a lui?” sarebbe interessante rispondere che principio di coscienza, mente e corpo, sono distinti ma non separati, e che in nessun caso si possa così parlare di realtà finita separata dalla realtà assoluta, come un’onda, una corrente percepita non scorre in un (inesistente) fuori, dall’oceano che è.