Mese: gennaio 2022
Thich Nhat Hanh

Quando mi vedrete immobile e freddo
come un fantoccio abbandonato
quel che sono e siamo
davvero
starà continuando a vivere
come sempre.
Il giorno che morirò non morirà
nessuno.
Se non quel piccolo ragazzo
divenuto vecchio
che vi saluterà
dai vostri ricordi.

“Domani, continuerò ad essere. Ma dovrai essere molto attento per vedermi. Sarò un fiore o una foglia. Sarò in quelle forme e ti manderò un saluto. Se sarai abbastanza consapevole, mi riconoscerai, e potrai sorridermi. Ne sarò molto felice.”
(Thich Nhat Hanh)
*
Dogen e Thich Nhat Hanh
Durante la guerra in Vietnam, negli anni ’70, la nostra militanza nonviolenta che si opponeva al conflitto trovò una straordinaria corrispondenza con la terza forza buddhista – di cui Thich Nhat Hanh era uno dei principali esponenti, se non il leader indiscusso – che si frapponeva tra gli USA e i Vietcong per porre fine allo spargimento di sangue, e che fu spesso attaccata ferocemente da ambedue le parti come troppo di sinistra per i primi e troppo poco marxista per i secondi. Eppure di uno straordinario percorso di pace si trattava, che univa meditazione ad azione, spiritualità e vita quotidiana, e che si riallacciava alle sorgenti più autentiche dello Zen e quindi dell’umanità. Thich Nhat Hanh parlava con i Buddha e i Patriarchi del passato per vivere tra gli uomini del presente:


(C.B., Ca’ Foscari, Dipartimento Studi Asia orientale, 1976)
Vai, folle mondo
(la Repubblica, 18 Gennaio)
Comunicato – 9 Gennaio 2022
La sospensione della pratica collettiva di zazen e kinhin al centro Zen di Via Scuole 34 a Brescia è prorogata fino a lunedì 14 febbraio, che già da programma non prevedeva di incontrarci. Ci ritroveremo, quindi, al Centro Zen, situazione pandemica permettendo, Lunedì 21 Febbraio 2022.
In una situazione come questa, con i reparti e le terapie intensive degli ospedali, lombardi in particolare, di nuovo sotto pressione covid, con i malati di numerose patologie nuovamente in difficoltà a trovare tempi e spazi per i loro trattamenti terapeutici, chiunque abbia un minimo di responsabilità sociale è tenuto a fare quel tanto o poco che può per non alimentare ulteriori occasioni di contagio e relativi intasamenti nei pronto soccorso, nei presidi sanitari e ovunque ci si stia già prodigando per tutti i malati, covid e non. Non è infatti più solo solo questione di vaccini, (anzi non lo è mai stato, come parecchi Paesi al mondo stanno lì a dimostrare), ma di comportamenti adeguati alla situazione. Se una persona si vaccina e poi tralascia ogni precauzione e ogni prudenza crea più occasioni di una persona non vaccinata che controlla attentamente il distanziamento fisico, cura l’igiene delle mani, indossa e cambia sovente la mascherina (vediamo persone con una mascherina che pare risalire al febbraio 2020), evita per quanto possibile gli assembramenti e i luoghi chiusi non aerati. E non è più neanche questione di come si consideri il covid: poco più di un’influenza da trattare con metodi “alternativi” o una causa di morte in Italia di 140.000 persone. E’ questione, ribadiamo, che questa “cosa” sta di nuovo facendo esplodere gli ospedali e gli altri luoghi deputati alle cure, e ciò è inaccettabile quando è frutto di incuria, faciloneria e comportamenti privi di rispetto per il prossimo. Tutti possiamo ammalarci, anche noi che abbiamo fatto la terza dose, sia pure con probabilità più bassa, ma soprattutto tutti possiamo essere veicolo di contagio per altri, meno “forti” di noi che ne possono rimanere segnati o morire. Diamo quindi il nostro piccolo contributo, pratichiamo Zen dove siamo, in attesa d’incontrarci di nuovo.
Gassho
Associaz. Zen “La Lovera”
Uscendo dal ritiro Zen di Gennaio
C’è una vita dell’io
e una Vita dello Spirito.
La vita dell’io è la vita dell’onda battuta
dai venti, consumata dall’ansia, dai dolori, gioie
e desideri, alla perenne ricerca di un Approdo
del quale fa sempre parte, ma non sa vedere.
La Vita dello Spirito è la vita dell’Oceano
in tutte le sue onde che consumano
ansia, dolori, gioie e desideri
ma senza che mai essa
ne venga consumata.
*
Possa questa pratica essere di beneficio
a tutti gli esseri