Lunedì di pratica Zen – 34

Pratica di zazen-kinhin-zazen – ore 20/20.15 – 21/21.15

Siamo così arrivati alla fine del programma 2020-2021. I lunedì di pratica zen assai concreta, però, collettivamente parlando, fisicamente virtuali giungono al termine. Ma quel sedere e camminare, quel respirare la nostra natura, che poi è la natura di ogni cosa, quel sentire e realizzare come un’esperienza fisica, mentale e spirituale – in una parola: globale; con un’altra: panoramica – il Reale che costituisce e crea il presente che avviene, rimane un pressante, ma libero invito a tutti noi a scegliere la vita e a bere alla sua sorgente perenne, perfetta e abbondante. A mani nude, a cuore aperto e mente pronta.

Appuntamento a settembre, salute e varianti covid permettendo.

Buona estate.

Gassho a tutti gli esseri

*

Splende la luna
nella notte che splende
anime in veglia

*

Notte oscura
senza stelle, respirano
anime salve

Lunedì di pratica Zen – 33

Pratica di zazen-kinhin-zazen – ore 20/20.15 – 21/21.15

Buoni amici, dove arriva il kinhin?
En nösölöc arriva il kinhin.

Il kinhin non arriva e non parte,
il kinhin è immobile.

Ogni passo è questo passo.

Passi precedenti?: cerchi nell’acqua.
Passi futuri?: un sogno ad occhi aperti.

Note:

1 – En nösölöc (dialetto bresciano, variante di en nüsülöc) = lett. “In nessun luogo”

2 – kinhin = (giapponese) meditazione camminata

Gassho a tutti gli esseri

Lunedì di pratica Zen – 32

Pratica di zazen-kinhin-zazen – ore 20/20.15 – 21/21.15

Le sale ARCI rimangono chiuse e noi facciamo zazen dove siamo. Anche se praticare fisicamente insieme è umanamente un rafforzativo, il Reale costituisce ogni tempo e ogni luogo. E in ogni tempo, in ogni luogo il Reale si esprime senza mancanza alcuna. Fare zazen è rendersi conto di tale evidenza, di questo nulla di speciale che meraviglia la nostra vita e rende sacro ogni respiro, ogni attimo, ogni gesto.

Per quanto riguarda il ritiro di pratica intensiva di Giugno, ultimo della nostra stagione 2020-2021, per i residenti inizia alle ore 4 di mattina, sabato 19 Giugno, e termina Domenica nel primo pomeriggio.

Per coloro che intervengono basterà il nucleo portante della pratica: zazen e kinhin, sfrondato da tutti quegli aspetti altrettanto essenziali: il samu, i pasti condivisi, lo spazio per la notte che però, nell’attuale situazione, uniti a un maggiore avvicendamento in bagno, presentano ancora maggiori criticità dal punto di vista della prevenzione sanitaria. Chi vorrà partecipare, quindi, avrà a disposizione, qui a Rezzato, l’intera mattinata, a partire dalle ore 9, di zazen e kinhin, il sabato e la domenica.

Dato che per rispettare il distanziamento fisico i posti sono più limitati del solito, chi verrà di sabato lascerà il posto, se necessario, ad altri praticanti la domenica.

Note:

1 – Era possibile partecipare alle due giornate di zazen e koan solo previo colloquio personale col responsabile della pratica. Chi fosse stato intenzionato, doveva richiedere il colloquio almeno una settimana prima.

1.1 – Chi ha già partecipato alle due giornate di pratica è esentato dal colloquio, ma è bene che avvisi della sua adesione almeno tre giorni prima.

1.2 – E’ ancora necessario rispettare le previste e semplici norme igienico-sanitarie: mascherina, disinfezione mani, distanziamento fisico.

1.3 E’ altresì necessario, a salvaguardia degli altri partecipanti, aver ricevuto almeno una dose di vaccino anticovid due settimane prima, oppure aver avuto un tampone negativo nelle 48 ore precedenti l’inizio del ritiro, oppure ancora essere certificati di guarigione dal covid stesso.

Gassho a tutti gli esseri

Lunedì di pratica Zen – 31

Pratica di zazen-kinhin-zazen – ore 20/20.15 – 21/21.15

Siamo sempre in attesa che le sale ARCI riaprano in tempo utile per ritrovarci almeno negli ultimi lunedì di giugno. Rispondiamo così anche a chi ci ha scritto chiedendoci di poter partecipare alle sedute di zazen. Altrimenti appuntamento a settembre.

Gassho a tutti gli esseri

*

Il risveglio è un’evidenza esistenziale,
in quanto evidenza esperienziale,
non concettuale, diretta,
immediata.

Concetti e parole vengono prima e dopo, nel tentativo
di comunicare e dare indicazioni… ma solo
perché chiunque possa vivere l’esperienza,
e non per magnifiche, magari,
ma superflue teorizzazioni:

nemmeno un meraviglioso trattato descrittivo di mille
pagine può sostituire l’assaggio
diretto di un sapore