Se proprio vogliamo
vivere come fossimo eterni
a ogni passo eludendo
l’ombra che ci segue
e ci precede
almeno
non afferriamoci a sostegni
che franano insieme a noi
(e tutti i sostegni alla fine
vanno abbandonati: “non un tetto
sulla testa / non un palmo
di terra sotto i piedi”)
non cerchiamo di fermare la sabbia
dei giorni e l’acqua dei nostri pensieri
che dileguano tra le dita.
Dice il vecchio Yeno:”l’immutabile
è il movimento stesso”.
Se cerchi di fermarlo
per aggrapparti ad esso
non realizzi l’eterno
e uccidi la vita.