La mente che cerca il mondo del risveglio
non s’accorge d’esserne già parte.
Il risveglio, infatti, è accorgersi
d’essere qui in ogni gesto.
Semplicemente qui. Interamente
qui. E ora.
Un qui-universo, inclusivo, senza
un fuori, dove l’altrove
non è altrove
e l’altro non è altro.
Un “ora” privo di tempo
che è ogni tempo
dal giorno primo della creazione
all’ultimo, proprio
sulla corrente di questo respiro
col piede nel velo di brina
di questo prato decembrino.