Questa notte, come tante, mi sono alzato
nel buio delle tre, colpito da parole
che mi sbranavano i fianchi
per uscire.
Nel freddo e col sonno, nell’assoluto silenzio
del mondo, nel vuoto di chi sono, della sete
e della fame, ho badato solo a scrivere
e ho scritto.
Poi ho visto:
erano tracce e segnavia lasciati
a chi cammina nella notte,
a chi veglia nell’alba, a chi
si alzerà domani.