Supponiamo di azzerare gli arrivi,
nascondere i morti in fondo al mare,
dove rimangono i profughi, guardate
bene: negli atroci lager libici?
Supponiamo di svuotarli ai confini
i lager, guardate ancora: sono
a disseccarsi nel deserto
i migranti?
Supponiamo di convincerli
a non partire, devono dilaniarsi di guerre
trascinarsi di fame, sputare miserie
coloro che più non partono?
È in pace il nostro giorno
non vedendoli, gettando un obolo
lucrando armi, succhiando linfa
e “arterie” prime, le spalle alzando?
(Pubblicato la prima volta nell’ottobre 2017)