Nessuno sulla terra ha il monopolio
della Verità.
Se c’è una Verità e se c’è un monopolio,
solo la Verità ha il monopolio di sé stessa.
I tanti che vantano di esserne i detentori
devono sapere che l’io e le sue acquisizioni
sono crinali sottili come fili di rasoio
con strapiombi tutt’intorno.
Infatti come fai un’affermazione, subito
tracci un confine tra il detto
e l’inespresso.
E a nulla serve moltiplicare le affermazioni:
moltiplicherai l’inespresso.
Così, come la mente si pensa:”io”, subito
percepisce la realtà divisa tra un centro
che chiama sé e una periferia
che è il diverso da sé.
Poi su questo illusorio fossato pochi
sono i ponti che riuscirà a costruire
ma molteplice il pianto.
In effetti, ab initio, nessun io ha mai realizzato
la propria natura
così come un paio di forbici in azione
non ha mai realizzato un tessuto intero.
Non l’io, ma la Natura originaria realizza sé stessa
nella forma umana che si è data
e ancora si dà.
Tutto questo diviene evidente quando
l’io tace,
quando prodotti ed esauriti
tutti gli sforzi possibili e immaginabili
per approdare inutilmente a qualcosa
l’io muore a se stesso e la mente respira così
come è ed è sempre stata:
“la forma è vuoto e il vuoto è forma”.
È la Realtà senza cuciture,
senza aggiunte né sottrazioni
che brilla da prima dell’alba dei tempi
a dopo la loro fine,
e respira ora
nella sua forma di essere umano.