A Roberto Bendo Hongaku Villa

Carissimo amico, compagno di pratica,
silenzioso suonatore di gong
in tanti ritiri Zen

maestro di Dharma nella bianca Cecina

“non è mai perdersi, se a volte ci si allontana …”

ha detto un poeta.

E questo ti scrivo, nella grande trasformazione
in cui tutto vive, e tutti ci accomuna:

Siamo una piccola ondulazione dell’universo
che per una scintilla, un fiato di tempo
si guarda allo specchio e si dice:
“sono un essere umano”

e si vive

alla confluenza azzurra di linee
siderali d’energia
che chiama Terra.

Per cecità e ignoranza propaghiamo
guerre, ci affanniamo nei giorni
disseminiamo ferite.

Per coscienza e risveglio
ci sappiamo schiuma
ci riconosciamo universo.

Per compassione e moto d’animo
salutiamo in noi e in ogni essere

la breve meraviglia del respiro

il giorno della venuta
e quello dell’addio.

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