In zazen non dividiamo
la realtà in “questo sì” e
“questo no”.
Così, quando poi
nei molti attimi della vita quotidiana
dobbiamo invece dividere la realtà in “questo sì”
e “questo no”
è il cuore indiviso della nostra mente
a farlo e senza divisioni
non il nostro io indeciso
che brama uno e sospira all’altro
timoroso di perdere entrambi
né il nostro io diviso
che introietta a comodità
propria l’uno
e proietta fuori l’altro,
come un demone esterno
che non ci appartenga.
Potresti per favore spiegare cosa intendi quando scrivi “è il cuore indiviso della nostra mente a farlo e senza divisioni”? Grazie.
Gassho
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…sperimenta i primi versi e il resto ti sarà chiaro. Un surplus di parole ti darebbe solo l’illusione di capire.
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