Voglio qui dirlo

Cari compagni, non solo l’abolizione
della proprietà privata è un miraggio
nel regno dell’io,

ma lo è la semplice fraternità,
uguaglianza e libertà.

Una società senza classi è un incubo
diurno nella psiche della percezione
separata dell’esistenza.

Eppure il sol dell’avvenire sorge
ogni giorno sulla terra

Accanto alla teoria, autrice del Capitale
c’è fin dall’origine la prassi di un ragazzo
e di una ragazza che entrano a mani nude
nel mercato, coperti di fango e di cenere.
E con ampio sorriso dicono:

“Il desiderio di possesso
è la maledizione della vita umana”.

*

Voglio qui dirlo con la massima semplicità
e chiarezza:

la pratica di consapevolezza
e di realizzazione non è un optional.

La pratica di realizzazione è la rivoluzione
di base necessaria a spazzar via la dominanza
di quel meccanismo psichico che va
sotto il nome di “percezione separata del sé”, incapace
di perseguire altro che ciò che crede
essere il suo profitto

impossibilitato a vedersi vita
e universo

e che distrugge ogni rivoluzione possibile,
inquina ogni comportamento e rapporto sociale,
vanifica ogni tentativo di cambiamento, rende
illusoria la politica, alienante la religione, feroce
la famiglia, psicotica l’economia, sì l’egonomia,
pigna secca ogni progresso, velleitaria
ogni riforma.

Causa prima di ogni guerra.