Lunedì di pratica Zen – 30

Pratica di zazen-kinhin-zazen – ore 20/20.15 – 21/21.15

Non trova ancora conferma la possibilità di aprire per giugno la sala di meditazione presso il centro ARCI di Brescia. Anzi, allo stato attuale dei fatti, la normativa consentirà la riapertura dei centri ARCI solo dal 1 luglio, con il nostro programma già esaurito. Pare, quindi, che potremo ritrovarci a praticare in Via Scuole, 34 – quartiere S.Bartolomeo – Brescia, solo alla fine dell’esate, dal primo Lunedì di settembre fino all’ultimo lunedì di giugno 2022, come da programma in allestimento, sempre situazione sanitaria e salute permettendo. Attendiamo conferma definitiva, che sarà in linea con l’andamento dei dati COVID e con le relative decisioni delle autorità sanitarie.

Sarà aperto a tutti, invece – previo colloquio con il responsabile – l’ultimo ritiro mensile di stagione, il 19-20 giugno, all’eremo della Lovera. Sono necessarie preparazione, disponibilità a qualche disagio (non siamo in un hotel in riva al mare, ma in un luogo di pratica fuori mano in mezzo ai monti), grande motivazione, profonda adesione e unità d’intenti. Praticare convinti che la realtà, o il meglio di essa, stia da qualche altra parte è il modo migliore per stare a casa o andare altrove. Per contatti chiamare: 339.30.85.860, oppure andare alla pagina CONTATTI.

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Il passato è in questo preciso momento.
In questo preciso momento la vita è 
e il futuro si fa.

Il relativo non esiste, esiste solo il Reale
in tutte le proprie forme relative.

“Questa particella di polvere, come non-particella
di polvere è insegnata dal Tathagata, perciò
è chiamata particella di polvere.”

Esistono i processi e le dinamiche del Reale,
proprio qui, proprio in questo
preciso momento:

sempre acqua di sorgente, sempre
sorgente di Sé stesso.

Le onde non sono altro dal mare
e il mare non è altro dalle onde

“Il vuoto è forma, la forma è vuoto”

ma quando l’onda muta e gioiello
irripetibile scioglie la sua forma
il mare ancora è

e nemmeno una goccia dell’acqua
che trasmuta va perduta.

Scrive il poeta:

Com’è ammirevole 
chi non pensa: “La vita fugge!”
quando vede il lampo

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