Lunedì di pratica Zen – 17

Torniamo sommessamente, ma con calore, a invitare tutti alla pratica di zazen – kinhin – zazen, questa sera dalle 20 alle 21, ovunque vi sia possibile e comunque vi riesca. Nel silenzio della vostra stanza o alla fermata del bus. La realtà è sempre manifesta e ogni istante si rivela.

Gassho a tutti gli esseri e un amorevole sostegno ai sofferenti.

*

“Pensarsi io” non aiuta
e non per “l’io” dopo “pensarsi”
ma proprio per il verbo “pensarsi”.

Molto meglio “vedersi natura”
e non per la “natura” dopo “vedersi”
ma proprio per il verbo “vedersi”,

sinonimo di accorgersi, essere coscienti: consapevoli sì,
ma di una consapevolezza non-egoica,
autocosciente, transpersonale,
panoramica.

Dove l’io stesso, più che soggetto, attore
centrale, perno della scissione

tra sé e un mondo contrapposto,
alienato ad altro da sé

è invece solo corrente distinguibile, ma
non scissa della realtà,

elemento integrante
e integrato di questa nuova coscienza

(eppure antica ben più delle montagne)

priva di oggetti, poiché ogni oggetto
è parte della “soggettività assoluta”
della realtà.