Nessuno è l’ombelico dell’universo
ma l’universo ha tanti ombelichi
risvegliati o dormienti
quanti sono gli esseri senzienti.
L’io costruisce oggetti mentali
di continuo, e ad essi
si attacca, per sfuggire
alla sua fragilità.
Realizzasse la sua natura
non ci sarebbe più nulla da cui fuggire.
“Destati e canta,
tu che giaci nella polvere!”
Possa questa pratica
essere di beneficio a tutti gli esseri.