Una lucida coscienza
scaturisce in zazen (e molto, molto oltre)
nello stato di non sapere, non volere
non avere.
E lo costituisce.
Come uno specchio, riflette
senza aggiunta né sottrazione alcuna
ogni forma del Reale e il Reale
in ogni sua forma.
Ma a differenza di un freddo specchio
ne è la palpitante espressione.