Alla roccia della tartaruga
sul greto del torrente adamellino
ci siamo seduti, convalescenti.
Con la schiena diritta, dentro
il suono incessante della corrente
abbiamo respirato la gioia di respirare
cavalli al pascolo, abetaie,
pareti di roccia, erba rasa. Buon vino,
formaggio e pane.
Raccolti i resti gloriosi del pasto, ad ogni passo
guariti, abbiamo ripreso il cammino.
Ascolta.
Basta che tu sieda in meditazione
nel fragore continuo del torrente
per vivere che il fuori è dentro
e noi ci siamo immersi.
La frattura tra il dentro del sé
e il fuori del non sé
si risolve in una differenza di forme
cangianti di un medesimo Reale
privo di frattura alcuna.