Non c’è crogiolo di gioia più intensa
ritornando da una levata nelle fredde
ore della notte invernale
che fondersi col calore dell’amata
nel tepore delle coltri
e nell’oscurità
sognante della camera.
acque purpuree
strida di oche selvatiche
affievoliscono
Sotto la foglia
nella sua umida ombra
un filo d’erba